Provate un po’ con questo:
http://www.mediafire.com/?db62i22g8uz5l7x
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Scusate l’assenza! L’influenza mi ha colpita e affondata.. 🙁
Ma siccome vi penso sempre, ecco qualche pagina da leggere e qualche pezzo da ascoltare! Sono tutte cose di cui abbiamo già parlato, e se riusciamo ad anticiparci la parte “facile” (quella su Bach ed Escher) magari riesco a parlarvi anche un po’ di logica matematica.
Il libro di cui vi propongo qualche pagina da fare autonomamente è uno dei miei preferiti, che vi consiglio caldamente di leggere integralmente, magari un po’ più in là, poichè tratta di logica, quindi (sebbene si proponga di farlo a livello elementare e divulgativo, con numerosi esempi, dialoghi e “trucchetti” – alcuni passaggi sono ispirati o copiati da Lewis Carroll!), è comunque una lettura molto impegnativa. Si tratta (nel nostro caso dell’introduzione) di Goedel, Escher, Bach : un’eterna ghirlanda brillante di Douglas R. Hofstadter
(e non poteva mancare il pezzo di Bach, citato per l’appunto in tale introduzione, Offerta musicale)
Buon ascolto e buon lavoro! A martedì prossimo
Proseguiamo lo studio delle simmetrie in arte parlando di (e ascoltando, ovviamente!) musica.
Nello specifico leggiamo l’articolo di Benedetto Scimemi, Contrappunto musicale, (in Matematica e Cultura 2001, a cura di M. Emmer, Springer, 2001).
Utilizzeremo le simmetrie piane (di cui abbiamo già parlato), cioè:
Prendiamo lo spartito di fra’ Martino e applichiamo una riflessione orizzontale (nell’articolo riflessione lago) rispetto, ad esempio, al terzo rigo del pentagramma (quindi i punti fissi saranno tutti i “si”). Il ritmo sarà lo stesso, ma la melodia completamente diversa: la “tristezza” è data dal modo minore.
Ora applichiamo una riflessione orizzontale (nell’articolo riflessione muro) sullo spartito originario: leggiamolo cioè all’indietro:
Ora prendiamo lo spartito ed effettuiamo una rotazione di mezzo giro o, equivalentemente applichiamo una riflessione orizzontale e poi una verticale, o viceversa… infatti possiamo pensare un pentagramma come un rettangolo sufficientemente lungo: le simmetrie prese in considerazione possono cioè essere composte, in quanto formano un gruppo (diedrale D_4, o di Klein).
Ora che abbiamo capito come “agiscano” queste simmetrie sugli spartiti, vediamo come Bach le utilizzi per le diverse variazioni (Goldberg, ad esempio).
Sciato bene ragazzi? le Olimpiadi come sono andate? martedì mi direte..
Come spero mi direte anche che ne pensate dell’articolo di Scimemi, Contrappunto musicale.
Nello specifico: saltate le parti iniziali più “matematiche”, quelle le faremo insieme in classe, ed eseguite col flauto i vari fra Martino con le riflessioni lago/muro/entrambe: cioè le pagine 129-132 (sono 4 pagine, so che potete farcela! nell’eventualità in cui a qualcuno manchino le fotocopie me lo dica: gliele fotografo e mando su whatsapp [uff..])
Ascolatate e visualizzate il Canone perpetuo a quattro voci di Bach (BWV 1073) (l’audio è digitale e bruttissimo, potete cercare versioni con gli archi molto più belle, ma il pregio del video è che fa visualizzare effettivamente la melodia, come indicato nell’articolo di Scimemi).
Ascoltate poi anche le Variazioni Goldberg di Bach (bellissime!) e se anzi aveste il cd e poteste portarlo in classe sarebbe grandioso (anche se ho trovato il video che permette di skippare fino alle variazioni che ci interessano).
Vi aggiungo un ultimo link d’ascoltare, immancabile, L’arte della fuga di Bach (BWV 1080), poichè parleremo anche di alcuni suoi contrappunti (anche questo video, oltre le partiture, ha la suddivisione e i minutaggi nei commenti..)
Buon lavoro e buon ascolto, a martedì!
[ ..DATE SEGNI DI VITA SU WHATSAPP!!! CI SIETE DOMANI?? SENNO IO PER CHI LA STO PREPARANDO LA LEZIONE? SONO PURE UNA MEZZA SOMARA IN MUSICA, E MI SONO DOVUTA FAR SPIEGARE UN SACCO DI COSE SULLA MUSICA BAROCCA…. FUGHE, SOGGETTI, CONTROSOGGETTI, ESPOSIZIONI, ELABORAZIONI E STRETTI…. ALTRO CHE CANZONETTE! 🙂 ]
Dopo aver visto l’utilizzo delle simmetrie in architettura, vediamo oggi come esse si presentino in natura, con le strutture reticolari dei cristalli: in particolare ci interesserà la forma (e le possibili simmetrie, dunque) del cristallo di neve.
Probabilmente vi è stato detto già alle medie, che ciò che vediamo macroscopicamente in un cristallo, rispecchia ciò che avviene a livello molecolare, cioè la forma (microscopica) che assumono gli atomi nel formare appunto la molecola.
Un esempio che tutti avete presente è il cloruro di sodio (anche detto sale! eh sì, è un cristallo anche lui..) che forma dei grani (cristalli) cubici,
in quanto gli atomi di cloro e di sodio formano la molecola di sale in questo modo
I cristalli di neve invece hanno una struttura esagonale, dovuta appunto alla disposizione delle molecole di H2O
(su questo sito del California Insitute of Technology vi sono tutte le informazioni scientifiche, foto al microscopio e quant’altro voi possiate desiderare di sapere sui cristalli di neve!! http://www.its.caltech.edu/~atomic/snowcrystals/)
Alcune foto al microscopio di alcuni tipi di fiocchi di neve
I cristalli di neve disegnati da Cartesio
Vedremo inoltre cosa queste simmetrie esagonali del ghiaccio abbiano in comune col DNA..
[Su questo sito invece trovate molto materiale su cosa siano i gruppi di simmetria dello spazio tridimensionale, compreso un software che vi permette di visualizzarli!! http://www.spacegroup.info/html/space_groups.html.]
Vi segnalo questo bellissimo articolo, tratto dal sito della rivista online dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
http://www.asimmetrie.it/index.php/il-mistero-della-simmetria
(mi piacerebbe molto leggerlo insieme, in quanto non è banalissimo e contiene davvero tutti gli spunti di riflessione relativi al concetto di simmetria nelle scienze.. come al solito non abbiamo tutto questo tempo, in quanto abbiamo ancora una buona parte di programma da svolgere!)
[Altro articolo molto ben fatto (e di più facile lettura), tratto dal sito del progetto Polymath dell’Università di Torino: http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/info/BIBLIOID/FascinoSimmetrie/FascinoSimmetrie.htm]
Le forme create dal matematico, come quelle create dal pittore o dal poeta, devono essere belle; le idee, come i colori o le parole, devono legarsi armoniosamente. La bellezza è il requisito fondamentale: al mondo non c’è un posto perenne per la matematica brutta.
Godfrey H. Hardy
Trovo che il metodo “vi do la definizione, poi vediamo le proprietà, e poi gli esempi e/o le applicazioni” renda la matematica a volte noiosa.. stavolta proviamo a fare il percorso inverso, vediamo prima come vengano sfruttate le simmetrie, in particolare, in architettura.
[In realtà a grandi linee, con l’esempio del rettangolo, abbiamo già visto che cosa sia una simmetria di una figura; nel caso specifico del rettangolo abbiamo trovato tre elementi (più uno banale, detto identità, che è quello che non muove il rettangolo) che sono movimenti rigidi che non alterano la forma del rettangolo, che lo “mandano in sè stesso” , e che possono essere “composti” (nel senso di: applicati uno dopo l’altro) e il risultato di tale composizione è un altro elemento del gruppo (compresa la trasformazone banale). Vi ho detto che quest’oggetto fatto di quattro elementi e di una tabella delle composizioni, è detto gruppo di Klein (in realtà gruppo diedrale D_4… ma non c’è ambiguità poichè sono isomorfi, che dal greco vuol dire….)]
Leggiamo quindi l’articolo di Kim Williams “Le simmetrie in architettura” in Matematica e Cultura 2001, a cura di M. Emmer, Springer, 2001.
La simmetria come concetto “unificante”: cos’hanno in comune i seguenti edifici?
La secentesca Rundetårn di Copenhagen e la Torre Pendente di Pisa
L’Astrodome di Houston e la cupola del Pantheon
Vediamo i diversi tipi di simmetria (che talvolta possono essere combinati insieme: ciò che la Williams nell’articolo chiama “simmetrie multiple”) in architettura e che effetto abbiano sullo spettatore li che vede/attraversa/”vive”.
SIMMETRIE BILATERALI (O ASSIALI)
Facciata del Pantheon
Alamo Sant’Antonio in Texas
Praça do Comercio a Lisbona
DUALISMO
Oratorio di Orsanmichele a Firenze
ROTAZIONI E RIFLESSIONI
Sacrestia S. Spirito a Firenze
(non trovo l’immagine!!)
Cupola del Brunelleschi di S. Maria del Fiore a Firenze
SIMILARITA’
Opera House di Sidney
Castel del Monte, Puglia
SIMMETRIA A SPIRALE O ELICOIDALE
Torciglione Vor Frelsers Kirke, Copenhagen
Cupola S. Ivo alla Sapienza
Museo Guggenheim di New York
SIMMETRIE ROTAZIONE+RIFLESSIONE+SIMILARITA’
Pavimentazione S. Maria del Fiore, Firenze
(quasi tutte le immagini sono prese da Wikipedia)
Ragazzi scusate ma mi è defunto lo smartphone! Quindi temporaneamente, se ci sono comunicazioni urgenti, fatemele via messaggi (o mail) e soprattutto firmatevi, perchè temo che i vostri contatti fossero salvati sul telefono..
Altra questioncina tecnica, domani vorrei farvi vedere delle cose con GeoGebra: onde evitare di dover perdere due ore ri-scaricandolo, installandolo, poi la password qual’è, aspetta no accediamo con un altro utente, ah no ci vogliono i diritti dell’admin… e tante altre belle amenità.. non è che qualcuno ha un notebook che può portare con GeoGebra già scaricato (è facilissimo da installare e gratuito)? Porterei il mio MacBook ma non ho il cavo per rendere compatibile l’uscita video…
[Sarà una tecnologia che ci seppellirà..]
Scusate la latitanza della scorsa settimana, sapete il perchè..
Abbiamo letto “La quarta dimensione (euclidea): matematica e arte” di Michele Emmer (in Matematica e Cultura 2001, a cura di M. Emmer, Springer, 2001)
L’articolo di Emmer inizia con una citazione di U. Bottazzini, “La scienza dello spazio e la geometria immaginaria” (in Il flauto di Hilbert, UTET, 2003) sulle lettere tra Gauss e Bolyai che tentavano di dimostrare il V postulato.. ma noi sappiamo che non è possibile! (aveva ragione il padre di Jànos Bolyai, Farkas….) quindi Bolyai ha scoperto/inventato/deciso/postulato? una nuova geometria, quella iperbolica.
Riemann e il concetto di varietà, nel tentativo di una visione globale della geometria come studio di spazi di qualsiasi dimensione e “tipo”.
Il programma di Erlangen, Klein, la bottiglia e il gruppo (di simmetrie del rettangolo): costruzione “a mano” della tabella delle composizioni dei suoi 4 elementi.
Poincaré osserva che come si possono immaginare geometrie non euclidee, così si possano anche pensare mondi a quattro (o più) dimensioni..
Abbiamo visto la prima e l’ultima parte di Flatlandia e poi parlato di cubismo, ipercubi e ipersfere 1 e 2